Entriamo nella mente di chi si approccia per la prima volta alla sua “prima volta”. Questo fatidico momento porta a diventare finalmente protagonisti di una rappresentazione tante volte fantasticata e che, proprio per l’altissimo carico emotivo provato, assume contorni magici e sfumati.
Il passaggio dall’autoerotismo alla sessualità condivisa può rappresentare un vero e proprio “rito d’iniziazione”, anelato non solo e non tanto dalla spinta delle proprie pulsioni erotiche, ma soprattutto dal desiderio di entrare nel mondo degli adulti. Se compiuta durante il periodo adolescenziale, la perdita della verginità rappresenta senza dubbio l’esperienza più rilevante di questa fase di vita.
Troppe aspettative, poche certezze, molte paure, tanta curiosità
Per poter godere pienamente della sessualità occorre avere una buona conoscenza e accettazione del proprio corpo, sapendo ascoltare ed elaborare le sensazioni fisiche ed emotive che da esso provengono e riuscendo a entrare in una relazione intima con l’altro/a.
Recenti studi dimostrano che, troppo frequentemente, l’adolescente arriva alla sua prima esperienza sessuale con:
- scarse conoscenze della sessualità;
- bassissima percezione del rischio;
- l’esigenza di essere aderente alle proprie aspettative che spesso risultano eccessive.
Il più delle volte si traggono informazioni da internet o da racconti di coetanei, fonti spesso poco attendibili e inadeguate dal punto di vista emotivo. Sarebbero pertanto necessari programmi di educazione/informazione alla salute sessuale che possano rappresentare un supporto ai giovani disorientati e desiderosi di risposte ai loro mille dubbi.
Anche se si può arrivare a vivere la prima volta con un’ottima “preparazione teorica”, non si potrà mai essere totalmente pronti nella gestione degli stati emotivi e spesso ad avere la meglio è proprio l’ansia. Quest’ultima influisce sulla capacità di mantenere un’adeguata tensione sessuale causando nell’uomo il fenomeno assai diffuso dell’eiaculazione precoce. Nella donna, invece, la paura del dolore relativo alla penetrazione può determinare difficoltà nel realizzare la penetrazione o impossibilità a raggiungere l’orgasmo.
Lo confermano anche le statiche che evidenziano quanto spesso il primo rapporto sessuale venga valutato negativamente a causa dell’insorgenza delle suddette difficoltà sessuali.
No panic: queste problematiche, in genere, sono momentanee e scompaiono con il passare del tempo e con la maggiore esperienza che si acquisisce!
(di Maria Colucci – Psicologa e Sessuologa Clinica)
Scrivimi a: maria.colucci@losfero.it
BIBLIOGRAFIA
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Simonelli C., Psicologia dello sviluppo sessuale ed affettivo, Roma, Carocci Editore, 2009
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