Ho scelto proprio te: ecco come scegliamo i nostri partner

Vi sarà successo, almeno una volta, di pensare a cosa vi abbia attratto di più del vostro partner. Cosa vi ha spinto a proseguire la conoscenza e a istaurare una relazione sentimentale?

L’antropologo Fisher e il sessuologo Money prendono in considerazione l’esistenza di una vera e propria Love Map (Mappa dell’Amore) che spiegherebbe il meccanismo attraverso il quale gli essere umani vengono attratti da una certa persona piuttosto che da un’altra. Per ogni individuo è una particolare caratteristica o una costellazione di caratteristiche del partner a farci innamorare. Secondo gli studiosi è addirittura a partire dai 5 anni di vita che inizia a prendere forma la nostra Love Map.

Il modello mentale della Love Map si basa principalmente sulle influenze esercitate dalla famiglia, dagli amici e da altri. Un bambino quindi inizierà a costruire la sua Mappa dell’Amore che userà anche da adulto, prendendo come modello per esempio il modo in cui i genitori dialogano, esprimono la loro approvazione o il disappunto, il loro modo di manifestarsi affetto e reciprocità, di scherzare, di prendere decisioni e risolvere i problemi.

Ma non tutte le esperienze che abbiamo vissuto durante la nostra infanzia e adolescenza hanno lo stesso peso e vengono ricordate con la stessa intensità: alcune caratteristiche rimangono maggiormente impresse perché legate a particolari sensazioni o perché da un punto di vista cognitivo e comportamentale sono maggiormente associate a momenti emotivamente sgradevoli.    Ed è proprio in questo modo che inizia a strutturarsi uno schema mentale, un codice subliminale potenzialmente in grado di guidare l’individuo verso ciò che eccita o ciò che crea disgusto o repelle.

Allo stesso modo, in Psicologia Sociale sono stati compiuti molti studi relativi all’attrazione reciproca. Al contrario di ciò che comunemente si pensa, e cioè che “In amore gli opposti si attraggono”, le ricerche dimostrano che più che la complementarietà è la somiglianza a piacerci. Il fenomeno del matching ci spiega tale tendenza. Le ricerche compiute da Gregory White hanno evidenziato, a tal proposito, che le coppie che erano più simili come bellezza fisica avevano anche più probabilità, nome mesi dopo, di essere più innamorate.  Ricordatevi, quindi, che la somiglianza dei partner sotto diversi profili è molto importante ai fini dell’attrazione iniziale e del mantenimento di un rapporto positivo.

A questo punto non possiamo che credere ad un altro celebre detto, che secondo la scienza risulta più veritiero: “Chi si somiglia si piglia!”.

(di Maria Colucci – Psicologa e Sessuologa Clinica)

Scrivimi a: maria.colucci@losfero.it


BIBLIOGRAFIA

Lo Iacono G., D’amore e d’accordo, Trento, Erickson, 2011

Myers D. G., Psicologia Sociale, Milano, Mc Graw-Hill, 2009